Clementina era una insegnante di soli vent’anni nata a Bonea (BN). Il 2 Agosto 1968, alla Contrada Carpinelli di Paduli, mentre un gruppo di circa 80 fanciulli era in viaggio verso una colonia marina, il pulman che li trasportava, improvvisamente si incendiò determinando una situazione di gravissimo pericolo per i bambini. Grazie al coraggio della giovane Clementina, sprezzante del pericolo, i suoi bambini riuscirono ad uscire dalle fiamme e quasi tutti si salvarono. Quasi tutti, perchè Clementina Perone morì, cercando di fare uscire le sue ultime tre bambine dal pulman. Alla sua memoria, pochi mesi dopo il tragico evento, il Comune di Benevento la insignì della Medaglia d’oro alla memoria. A Roma le è stata dedicata una Scuola Statale “Clementina Perone” sita a Via Cardinale Oreglia, n. 48. A Paduli è possibile ancora vedere ciò che ne rimane della lapide marmorea eretta in suo onore.

Ero dell’età circa poco più di quei bambini che in quel giorno venivano condotti in colonia -Siponto- ho assistito, come abitante della c/da ,vicino al luogo dove avvenne la fine di una gioia di andare al mare ,per tre ragazzine -DICO TRE -ed una accompagnatrice .Quella fu amaramente una tragedia preannunciata e stupidamente non evitata dal conduttore.
Come potevano 50 ragazzi riuscire a scendere da una -gabbia -, vecchio pulman con cofano motore interno vicino alla guida dal quale si sprigionò un principio di incendio ,INCAUTAMENTE APERTO DALL’AUTISTA SENZA FAR SCENDERE PRIMA I BAMBINI ,il corridoio con strapuntini aperti .–Fu per gli abitanti della zona e gli operai di una fabbrica vicina che intervennero a far uscire quanti piu bambini potevano, tirandoli dai finestrini–rompendo i vetri -l’abitacolo era stato invaso dal fumo e successivamente il sottofondo ,bagagliaio, prese fuoco. CONSIDERIAMO CHE ALLORA I SISTEMI TELEFONICI ERANO SCARSI,QUANDO ARRIVARONO I POMPIERI ERA TARDI POTERONO SOLO SPEGNERE LE ULTIME FIAMME
.—Giusta la onorificenza ,MI SONO SEMPRE CHIESTO PERCHE’ SI E’ DIMENTICATO E AD OGGI NON VENGONO NOMINATE -LE TRE RAGAZZINE -CHE IN QUEL CONTESTO ,NELLA LORO INNOCENZA , sono state pur sempre DELLE EROINE.
Luigi Ranaldo
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