Antonio nacque a Paduli il 13 giugno 1905 da Nicola e Teresina Petrone. La sua casa natale era in Via San Pietro n. 55 ed era un commerciante.
Partì per la Leva il 25 maggio 1925 nel 7° Reggimento Artiglieria Pesante Campale e pochi mesi dopo fu promosso Caporale Maggiore Trombettista.
Si congedò dal Regio Esercito nel 1926 e gli fu concessa la dichiarazione di aver tenuto una buona condotta e di aver servito la Patria con fedeltà ed onore.
Il 1° ottobre del 1926 entrò nella 143° Legione Clino Ricci quale Camicia Nera ed assegnato al 3° manipolo della 2°Centuria e nel 1927 fu promosso Capo Squadra. Con la mobilitazione del 1939 fu promosso al grado di Aiutante (Maresciallo) e si imbarcò per Derna (Libia) a bordo del Piroscafo Piemonte per la Campagna del Nordafrica. Il 10 giugno 1940 l’Italia entrò nella seconda guerra mondiale al fianco della Germania.
Nel corso della guerra, la Gran Bretagna e i suoi alleati catturarono in Etiopia e nel Nord Africa circa 400’000 soldati italiani, che vennero mandati in campi di prigionia in ogni angolo della Terra, compresa l’Australia dove furono internati più di 18000 italiani. Nell’Operazione Compass, Antonio ed altri soldati italiani furono catturati dagli inglesi e spediti in Australia per essere internati.
Dalle testimonianze del tempo si evince che i prigionieri erano trattati bene. Edilizia, trasporti, opere di difesa per calamità naturali, costruzione di strade, acquedotti, ponti erano i campi di impiego. Il maggior impegno fu loro richiesto per la costruzione della ferrovia transcontinentale che proprio in quegli anni era in fase di realizzazione.
Purtroppo Antonio morì il 28 maggio 1942 e a tutt’oggi sono ancora incerte le cause del suo decesso.