Giuseppe nacque a Paduli l’11 maggio 1911 ed era figlio di Michele e Domenica Mazzeo. Studente modello, frequentò il Liceo classico e si laureò in Giurisprudenza nel 1933.
Dopo aver conseguito la Laurea fu chiamato alle armi a prestare il servizio militare. Venne impiegato nel 4° Reggimento del Genio del Regio Esercito Italiano come radiotelegrafista ed interprete della lingua francese.
Nel settembre del 1934 si congedò ma spinto dall’amor di Patria, il 6 novembre 1934 fu riammesso in servizio ed inviato a frequentare il corso Allievi Ufficiali di Complemento a Palermo dell’Arma di Fanteria.
L’11 giugno 1935 fu nominato Sottotenente di Complemento e a settembre dello stesso anno fu inviato a prestare servizio in Cirenaica per le esigenze dell’Africa Orientale con il 26° Battaglione della Divisione “Assietta” mobilitata.
Il 20 gennaio 1936 partì per l’Eritrea con il 38° reggimento fanteria mobilitato per combattere nella “Campagna d’Etiopia”. Qui visse alcuni mesi di dure battaglie e il 12 ottobre 1936, nel trasferimento da Dessié a Gondar fu ferito gravemente riportando l’amputazione del terzo medio della coscia sinistra.
Nelle settimane che seguirono questo spiacevole evento, fu prima ricoverato in un ospedale da campo e poi rimpatriato con la Regia Nave Ospedale “Aquilea”.
Il 9 dicembre 1936 sbarcò a Napoli per essere sottoposto ad altre cure presso l’Ospedale Militare di Caserta ed il 27 luglio 1937, fu posto in congedo illimitato.
Ritornò a Paduli dove per alcuni anni svolse il praticantato da notaio. In quegli anni, Giuseppe si rese conto che la sua vera vocazione era quella di insegnare ai bambini e di creare una generazione futura migliore.
Divenne maestro elementare e dedicò tutto sè stesso nell’adempimento del proprio dovere portando tutta la sua cultura di vita a servizio dei piccoli adulti di domani.
Nel corso della sua carriera militare raggiunse il grado di Maggiore del Corpo di Commissariato.
Giuseppe è stato decorato della Medaglia Commemorativa delle operazioni militari in Africa Orientale, del distintivo d’Onore per Mutilati in servizio per le ferite riportate in guerra e decorato della Croce al Merito di guerra. Il 6 luglio 1939 fu nominato “Cavalierie della Corona d’Italia” per particolari benemerenze.
Morì prematuramente all’età di 58 anni il 31 luglio 1969.
Nelle immagini che seguono particolare attenzione merita il bollettino radio del Comando della Divisone di Fanteria dell’Assietta del I° marzo 1936.
Nel descrivere con entusiasmo la seconda battaglia ingaggiata sul Tembien con la disfatta delle armate di Ras Cassa e Ras Sejum e della schiacciante vittoria Italiana, particolare rilievo merita la frase “IL TERRENO E’ LETTERALMENTE COPERTO DI CADAVERI ED E’ IMPOSSIBILE PER ORA PRECISARE IL NUMERO CHE RISALE PERO’ A PARECCHIE DECINE DI MIGLIAIA”.
La storia ufficiale racconta che le vittime furono poco più di 1000 per il Regio Esercito Italiano e circa 8000 per gli Etiopi. Questo documento ridisegna gli eventi che Giuseppe visse in prima persona e che probabilmente segnarono la sua anima.
Queste esperienze di vita così terribili toccarono la sua coscienza tanto da dedicare tutto il resto della sua vita al servizio del prossimo.