Desiderava un futuro migliore per i figli e per questo motivo emigrò negli Stati Uniti d’America. Tornò in Italia per onorare la sua Patria e qui in difesa di essa, nella Grande Guerra, trovò la morte.
Nicola nacque a Paduli l’11 aprile 1885, era figlio di Antonio Maria e Vittoria Barbato.
L’8 dicembre del 1905 fu chiamato alle armi per prestare il servizio militare nell’80° Reggimento Fanteria di Napoli e dopo due anni di ferma, si congedò il 10 settembre 1907.
Sposò Caterina Minicozzi più giovane di lui di tre anni dalla quale ebbe tre figli, Antonio(1909), Rocco(1911) e Vittoria(1915). A causa delle precarie condizioni di vita, il 24 aprile 1912 partì per gli Stati Uniti d’America alla ricerca di un futuro migliore per la sua famiglia. Dopo alcuni mesi passati a New York ritornò in Italia il 5 agosto del 1913 poiché fu richiamato in servizio per effettuare un corso di aggiornamento di istruzione militare.
Con l’avvento della Grande Guerra, venne mobilitato ed inviato a combattere in prima linea con il 40° Reggimento Fanteria il 16 settembre 1915. Dopo due anni di aspre battaglie, nel corso della X Battaglia dell’Isonzo, il 23 maggio 1917 trovò la morte nei pressi delle rovine del Paese di Castagnevizza, precisamente tra la quota 251 e Pod Koriti.
Nicola è stato insignito della Croce al Merito di guerra delle Campagne di Guerra del 1915 – 1916 -1917 e della Croce interalleata della Vittoria.
L’ultima foto è della moglie Caterina morta nel 1971.