- Sono trascorsi ormai quasi 50 anni dalla sua morte e sento il dovere morale di ricordare un padulese che lontano dagli onori, ha sacrificato la sua intera vita per il prossimo.
Raffaele nacque a Paduli il 2 giugno 1906. Fu uno studente modello e divenne ben presto medico condotto. Durante la II guerra mondiale fu arruolato come medico nel Regio Esercito Italiano, partì per la Libia per prestare assistenza ai soldati che erano impiegati nel fronte di guerra . Durante l’invasione dell’Egitto nel settembre del 1940 ad opera delle forze italiane, partì a piedi con la sua Armata da Tripoli fino a Sidi Barrani. Sotto il tiro dei cannoni, esausto, abbandonò la cassetta militare tanto che Radio Londra lo dette per disperso. Si ammalò di cuore e quando ritornò dalla guerra pesava solo 39 Kg. Nel Reggio Esercito Italiano raggiunse il grado di Maggiore e per le “Campagne di guerra in Africa” fu insignito della Croce al merito di guerra.
Dopo la caduta del fascismo, continuò la sua opera di assistenza ai malati. Fu un uomo mite, devoto e sempre umile. A Montefalcone per molti anni prestò la sua opera di medico. Nella memoria di tanti Montefalconesi il suo ricordo sicuramente sarà indelebile.
Morì l’8 dicembre del 1969 a 63 anni.
Una frase rivolta ad i suoi cari nel momento della morte è rimasta impressa nelle persone che lo hanno amato: “Me ne sto andando”. Per una vita aveva curato gli ammalati, ma a sua volta si era ammalato ed in soli otto giorni morì.
Le foto che seguono ritraggono Raffaele in alcuni momenti indelebili della sua vita. E’ possibile vedere uno scorcio di Montefalcone alla fine degli anni 50, una foto con un frate nel convento francescano di Montecalvo Irpino e nel convento francescano di Paduli accanto ad un giovane Padre Martino Mastrocinque.
I CASSETTI DELLA MEMORIA 