Padre Martino MASTROCINQUE

Nacque a Foglianise il 21 settembre 1928; La sua vocazione ebbe origine ben presto nel corso della sua adolescenza e seguire le orme di San Francesco fu per lui la luce che avrebbe illuminato la sua vita. Il Convento Francescano di Paduli “Santa Maria di Loreto” divenne la sua seconda casa che iniziò a frequentare già nel 1948 some studente di Teologia. Ha vissuto nel Convento di Paduli, senza mai cambiare dimora, fino al giorno delle sua morte, avvenuta il 20 luglio 1999. L’ordinazione sacerdotale di Padre Martino avvenne il 2 settembre 1952. Tra lui e la popolazione padulese sin da subito si instaurò un fortissimo legame di affetto e stima, che, attraverso gesti concreti di aiuti, solidarietà, promozione sociale e culturale, portò le persone ad una crescita di vita cristiana secondo la spiritualità francescana. Nel primo periodo della sua vita fu insegnante presso il Collegio Serafico e la sua giornata la trascorreva con “i fratini” del convento ad insegnare loro la “Parola di Francesco”. Il suo apostolato nacque in una piccola chiesa di contrada “Carpinelli” e sin dalle prime omelie riuscì ad attrarre per la Consacrazione al Cuore Immacolato moltissime famiglie della zona. Portò avanti questo suo apostolato per tutto il resto della sua vita. Un merito che non può che non essergli riconosciuto è quello di aver espresso grandi doti di equilibrio e di rispetto del prossimo, anche gravemente malato. Il Convento Francescano di Paduli, grazie alla sua guida e alla sua esperienza di vita, diventò una casa di accoglienza per tante persone per sperimentare la fraternità francescana. “I giovani che bussano alle porte dei nostri conventi e desiderano seguire San Francesco sono mandati a Paduli”(Ordine Frati Minori). Per Padre Martino era come rivivere i tempi del Collegio Serafico e tra il 1992 ed 1995 molti giovani, studenti di teologia, arrivarono a Paduli da molte parti del mondo. Nell’ultimo periodo della sua vita, gradualmente si allontanò dalla vita sociale, un modo unico per preparare la popolazione alla sua scomparsa. Così come Padre Davide Panella ha scritto: “Alla luce della sua vita passata nella comunità di Paduli, mi fa piacere pensare che la sua vita terrena sia accumunata a quella di Padre Pio da Pietrelcina quando guardando San Giovanni Rotondo disse <non ti lascerò mai più, nemmeno dopo la morte>”. I Frati minori del Convento insieme a sua sorella Aurelia, la notte del 20 luglio rispettarono la sua volontà, sebbene timidamente, ma più volte espressa, di rimanere per sempre a Paduli.
Lo ricordo con tantissimo affetto insieme a tutta la comunità padulese in patria e all’estero.

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